StraLETTURE 2020 | GLI AUTORI OSPITI

Presentati ieri gli AUTORI ospiti della quinta edizione di StraLetture
I LETTORI INCONTRANO GLI AUTORI
gennaio / maggio 2020

mercoledì 12 febbraio 2020 
Centro Culturale Zavattini, ore 20.45
Incontro con
ELEONORA MARANGONI
Si parlerà del suo libro
Lux
Neri Pozza, 2019
ingresso libero, aperto a tutti
Straletture | 4° incontro gruppo di lettura

giovedì 12 marzo 2020
Centro Culturale Zavattini, ore 20.45
Incontro con
ANDREA ZANDOMENGHI

Si parlerà del suo libro
Il giorno della nutria
, Tunuè, 2019
ingresso libero, aperto a tutti
Straletture | 5° incontro gruppo di lettura

giovedì 7 maggio 2020
Centro Culturale Zavattini, ore 20.45
Incontro con
MICHELE CECCHINI
Si parlerà del suo libro
Il cielo per ultimo, Bollati e Boringhieri, 2019
ingresso libero, aperto a tutti
Straletture | 6° incontro gruppo di lettura

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I LIBRI

Lux / Eleonora Marangoni
Ci sono molti modi di trasformare qualcuno in un fantasma, e Thomas Edwards si è scelto il suo. La sua vita non ha proprio niente che non va: Tom è un giovane italoinglese di buona famiglia, che abita a Londra e viaggia spesso per lavoro. Architetto, gestisce con successo uno studio di light design, e da quasi un anno fa coppia fissa con Ottie Davis, una chef in carriera con un figlio di sette anni, Martin. Ma Thomas abita il mondo solo in superficie: schivo e in parte irrisolto, lascia che la vita scorra senza pensarci troppo; il suo ricordo di un amore finito, quello per Sophie Selwood, è una presenza costante e tangibile, che illumina gli eventi e le cose che lo circondano, e ci racconta di come l’amore, o il ricordo dell’amore, possano trasformarsi in una composta e implacabile ossessione. Una strana eredità da parte di un eccentrico zio costringe Thomas a uscire dalla quotidianità. Un viaggio verso un’isola del sud Italia, un albergo affascinante e malandato e un fine settimana imprevisto – in compagnia della gente del posto e degli altri forestieri giunti a loro volta sull’isola – saranno l’occasione perfetta per sparigliare le carte, guardare le cose da un altro punto di vista e fare finalmente i conti con il passato, questo animale saggio e al contempo grottesco che sembra sempre volerci indicare la strada.

Il giorno della nutria / Andrea Zandomenghi
Capalbio
, costa dell’Argentario, ben lontani dalle suggestioni turistiche: Davide è un cefalgico cronico che vive col nipote e la madre, malata di Parkinson e invocante l’eutanasia. Il giorno seguente l’ennesima ubriacatura assieme al prete del paese e al figlio della badante della madre, si sveglia con gravi postumi; mentre tenta di placarli con psicofarmaci e altro alcol, rinviene una nutria spellata e congelata sul pianerottolo, a mo’ di intimidazione.
Sulla base di congetture, presagi, coincidenze e suggestioni, Davide opera ricostruzioni ossessive che lo portano, nel corso di una sola giornata sempre più vorticosa, a dubitare di tutte le persone che ha intorno, fino a scoprire la verità – anche su se stesso e sulle sue nevrosi.
Il giorno della nutria è un giallo al contrario che ribalta tutti i cliché sulla provincia italiana, un viaggio all’interno dei territori della coscienza ordinaria che svela le deformazioni e aberrazioni della coscienza e del pensiero. Ispirato da Dostoevskij per la profondità psicologica, da Huysmans per la maturità sintattica e l’ampiezza lessicale e da Bolaño per la sensibilità e la capacità affabulatoria, Il giorno della nutria rivela un nuovo, esplosivo esordio letterario.

Il cielo per ultimo / Michele Cecchini
Si chiama Emilio Cacini ma tutti lo conoscono come Soldo di Cacio perché è basso e goffo.
La sua vita è sempre stata una storia semplice, di quelle senza aneddoti. Cacio è un uomo mite, insegna educazione artistica alle scuole medie e vive a Livorno, nel rione di Ardenza Mare.
Da sempre coltiva la passione per le immagini, tanto che spesso associa le situazioni che vive ai dipinti dei suoi pittori preferiti.
Vorrebbe tanto rivelare il suo segreto, che riguarda la relazione clandestina con Ilaria, una donna con un passato da brigatista, ma nessuno glielo chiede.
Cacio ha un figlio, Pitore, un bambino che parla una lingua tutta sua, fatta di parole incomprensibili, inventate: folmedina, parassonio, golbetico…
Cacio sembra non farne un dramma e anzi si impegna a trovare forme di comunicazione alternative alle parole, nel tentativo di stringere un legame sempre più forte con suo figlio.
Seppure disorientato, Cacio ha un mondo dentro di sé e va per la sua strada, ed è una strada gentile e allo stesso tempo forte nel passare attraverso la solitudine e nel creare armonia dalla disarmonia da cui si sente circondato. Nel tentativo di trovare una autenticità che vada al di là delle parole, Cacio sembra dire che il mondo può essere in tanti modi differenti, basta sapere inventarlo.


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GLI AUTORI

Eleonora Marangoni si è laureata a Parigi in letteratura comparata e lavora come copywriter e consulente di comunicazione. Tra le sue pubblicazioni il saggio Proust et la peinture italienne (Michel de Maule, 2011), il romanzo illustrato Une demoiselle (Michel de Maule, 2013) e Proust. I colori del tempo (Mondadori Electa, 2014). Nel 2017 ha vinto il Premio Neri Pozza con Lux (Neri Pozza 2018). 

Andrea Zandomenghi «Abito Capalbio (GR) e sono nato nel 1983. Da un punto di vista istituzionale: dopo la maturità – anni passati prevalentemente a casa mia a leggere filosofia antica e tedesca, nonché letteratura russa, francese e mitteleuropea (allora ero culturalmente eurocentrico) – mi son occupato a livello universitario in un primo tempo di psicologia, per poi dedicarmi allo studio del diritto: attualmente faccio pratica forense. Al contempo però scrittura (romanzo, saggistica, editing e correzione di bozze) e lettura (in questo periodo la mia dieta prevede come piatti forti – da mangiare, digerire e rimangiare – Roberto Bolaño, Mircea Eliade e C. G. Jung) hanno sempre rivestito e continuano a rivestire una posizione di assoluta centralità nella mia proteiforme e sciagurata esistenza. Cefalgico, ciclotimico, cinefilo, cinofobo; in passato ho collaborato con www.filosofico.net e ho diretto la ormai defunta rivista/rubrica Gli analfabeti – uno sguardo nel caos; nel 2015 ho svolto il ruolo di giudice nel Concorso di poesia Il bene di scrivere un male indicibile, dal quale è poi scaturita la pubblicazione del testo omonimo. Attualmente codirigo la rivista letteraria CrapulaClub.»

Michele Cecchini è nato a Lucca nel 1972. Insegna materie letterarie in una scuola superiore di Livorno, dove risiede. Ha pubblicato, Dall’aprile a shantih (2010) e Per il bene che ti voglio (2015). Il cielo per ultimo (2019) è il primo romanzo per Bollati Boringhieri. Lo scrittore ha un immaginario tutto suo. È un realismo magico, fatto di delicatezza, tenerezza e stupore per le cose. Scrive usando una lente speciale per guardare e raccontare il mondo, che vola leggero come in una bolla di sapone.

Qui trovi le informazioni sulla quinta edizione di StraLETTURE 2019/2020 

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per informazioni
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