25.05.2024 | ATLAS BORMIDA. Un’opera corale di disvelamento | presentazione del progetto / Dialoghi sull’acqua. Spazio Goccia

sabato 25 maggio 2024
Dialoghi sull’acqua / Spazio Goccia, ore 17.00
Presentazione del progetto
ATLAS BORMIDA

Un’opera corale di disvelamento

incontro con 
Laura Cantarella e Andrea Botto

in dialogo con

Arturo Bertoldi, EduIren
Ilaria Campioli, Musei Civici Reggio Emilia
Stefania CarrettiSpazio Gerra, Reggio Emilia
Alessandra Curotti
, Riserva MAB UNESCO Appennino Tosco-Emiliano
Erika Farina, Cooperativa I Briganti di Cerreto
Chiara Lanzoni, Osservatorio del Paesaggio Bassa Reggiana
Gaia Monticelli, Biblioteca Archivio Emilio Sereni
Fernanda Moroni, Riserva MAB UNESCO Po Grande
Silvia Ronchetti, Azienda Servizi Bassa Reggiana
Giovanni Teneggi
, Confcooperative Reggio Emilia, responsabile del progetto Cooperative di comunità di Confcooperative

introduce Vanni Giovanardi, Assessorato all’ambiente Comune di Luzzara
coordina Simone Terzi, Fondazione Un Paese

ingresso libero

Terzo appuntamento di DIALOGHI SULL’ACQUA, rassegna di appuntamenti per dialogare, conoscere ed esplorare l’acqua. Al tavolo dell’incontro, in un’ottica che punta a quella pluralità di sguardi, per unire idealmente arte, ambiente, antropologia, mondo del lavoro.
Atlas Bormida è un lavoro culturale e investigativo sui luoghi e sulle storie condotto a più voci dal 2013 al 2016, con la partecipazione di autori, artisti, ricercatori, studenti, giornalisti. Terreno comune ai diversi percorsi: il disvelamento di ciò che non è immediatamente visibile o riscoperto da un punto di vista decentrato rispetto alle narrazioni consolidate, evitando rappresentazioni semplicistiche e celebrative. 

scarica la locandina

—–
Atlas Bormida è un’opera digitale collettiva esplorabile online http://www.atlasbormida.eu/
Oggetto dell’indagine sono i luoghi interessati dalla prima battaglia ambientale italiana, condotta dalla comunità locale contro l’ACNA (Azienda Coloranti Nazionali e Affini) di Cengio sul confine tra Piemonte e Liguria, dinamitificio convertito in fabbrica chimica che per cent’anni ha legato il proprio nome all’inquinamento dei terreni e delle acque della valle.
L’opera si presenta come una collezione di storie, un’opera corale di disvelamento, uno spazio dove visioni, documenti, esperienze sonore e racconti si innescano a vicenda. Il progetto, rende manifesto ciò che non è immediatamente visibile o riscoperto da un punto di vista decentrato rispetto alle narrazioni consolidate, evitando rappresentazioni semplicistiche e celebrative.
Atlas Bormida è stato realizzato secondo una metodologia sostanzialmente inedita in Italia, che orienta una modalità di indagine e di lavoro sul campo collettiva e multifocale, verso la realizzazione di un ambiente digitale e interattivo.

La ricerca si compone di lavori autoriali, immagini fotografiche e video, mappe, pubblicazioni, interviste, opere sonore. Non si tratta di un contenitore digitale, ma di una struttura meticcia in cui ogni linguaggio esce dalla propria comfort zone per diventare altro in relazione ai diversi contenuti. Come per tutti i prodotti culturali inseriti in più ampi progetti di valorizzazione territoriale, si pone il problema della restituzione dei prodotti realizzati.
Da questo lato Atlas Bormida ha dato vita a un non scontato processo di adozione del progetto da parte della comunità locale, che ha organizzato nel tempo proiezioni settimanali dei vari contributi del progetto nei diversi paesi della valle, favorendo l’incontro di coloro che a suo tempo furono protagonisti della battaglia ambientale e riattivandone le istanze.
Più in generale il metodo adottato per lo sviluppo di Atlas Bormida parte dalla constatazione che per capire, e dunque affrontare, la complessità, sono necessarie connessioni che legano uno all’altro i fenomeni in atto così come le loro rappresentazioni.

—-
Laura Cantarella
(1972) è fotografa, ricercatrice indipendente, docente. Alterna l’attività di autrice alla progettazione e al coordinamento di indagini territoriali, con particolare attenzione ai territori fragili. Architetto e dottore di ricerca in Humanidades. Arte, Literatura (Excelencia cum laude, UPF, Barcelona 2016), collabora con università e istituti su specifici progetti di  ricerca.
I suoi lavori sono stati presentati in numerose istituzioni culturali e festival nazionali e internazionali.
Socia fondatrice e vicepresidente di Viso A Viso – Cooperativa di Comunità di Ostana.

Andrea Botto (1973) è fotografo, artista visivo e docente. Il tempo, l’immaginario collettivo, così come le continue trasformazioni che segnano l’età presente, sono temi cardini del suo lavoro, che indaga l’instabile equilibrio che governa il paesaggio, attraverso l’estetica della distruzione creativa. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e ha esposto in importanti musei internazionali. Sue opere sono conservate in collezioni pubbliche e private.

—-
DIALOGHI SULL’ACQUA
3 appuntamenti per dialogare, conoscere ed esplorare l’acqua
L’iniziativa fa parte dell’offerta culturale di Spazio Goccia, lo spazio dedicato alla cultura dell’acqua nato dalla collaborazione tra Iren, Comune di Luzzara, Fondazione Un Paese e Azienda Servizi Bassa Reggiana.

con il sostegno di
Assessorato all’Ambiente del Comune di Luzzara
con il patrocinio di

Riserva MAB UNESCO Appennino Tosco-Emiliano
Riserva MAB UNESCO Po Grande
Unione dei Comuni della Bassa Reggiana
Osservatorio del Paesaggio Bassa Reggiana
Terre di Po e dei Gonzaga
 
 
 
SPAZIO GOCCIA. Le forme dell’acqua
un progetto di Iren | Azienda Servizi Bassa Reggiana | Fondazione Un Paese | Comune di Luzzara
ACQUEDOTTO IREN 
via Tomba 4 | 42045 Luzzara (RE)

—–
per informazioni 
CENTRO CULTURALE ZAVATTINI
viale Filippini 35 | 42045 Luzzara RE
t. 0522 977612 | biblioteca@fondazioneunpaese.org