16.11.2017 | QUATTRO PASSI TRA LE NUVOLE, di Alessandro Blasetti (1942)

Lo sguardo sulla multiforme eredità culturale zavattiniana continua con il focus sul suo fondamentale contributo dato al cinema, quale sceneggiatore e teorico del neorealismo e più in generale straordinario uomo di idee e trovate cinematografiche.
Dopo le tre serate dedicate allo sceneggiato LIGABUE (Rai, 1977) di Salvatore Nocita, si prosegue con la rassegna realizzata in collaborazione con il Parma Film Festival che prevede la proiezione dei film: Quattro passi fra le nuvole (giovedì 16 novembre), Bellissima (giovedì 30 novembre) e Il Boom (giovedì 7 dicembre); tutte le proiezioni inizieranno alle ore 21.15.

giovedì 16 novembre
Centro Culturale Zavattini, ore 21.15
Proiezione del film
QUATTRO PASSI TRA LE NUVOLE
Regia di Alessandro Blasetti (1942)
in collaborazione con Parma Film Festival

TRAMA Paolo Bianchi, commesso viaggiatore di una ditta di dolciumi, parte come ogni mattina in treno per compiere il suo giro d’affari in provincia. Lo attendono autobus affollati, scompartimenti pieni, corriere di campagna in ritardo, e si lascia alle spalle un caseggiato di periferia, i bambini, una moglie arcigna e petulante. Una volta in viaggio incontra una ragazza, Maria, che torna in campagna dai famigliari sotto il peso di una triste consapevolezza: è stata abbandonata da un uomo che ha amato e ora aspetta un figlio. Maria teme la reazione dei genitori e prega Paolo di aiutarla. Dovrà fingersi, per qualche ora, il suo legittimo marito, così da render meno traumatico il ritorno e da permetterle poi di sparire per sempre, ma con dignità. Paolo, timido e buono, prima è riluttante, poi accetta. Inizialmente è accolto con grande festosità dalla famiglia della ragazza, e la vita semplice della campagna gli apre il cuore. Ma rapidamente l’inganno viene scoperto e Maria sta per essere scacciata di casa. Allora Paolo interviene, persuade i famigliari a perdonarla e con qualche rimpianto ritorna a casa. La moglie lo accoglie sgarbatamente, imponendogli di mettere a bollire il latte per i bambini; Paolo obbedisce, ma non si sente bene…

Quattro passi fra le nuvole è considerato tra i film precursori del neorealismo italiano, insieme ad Ossessione e I bambini ci guardano. Ha avuto due rifacimenti: Era di venerdì 17 (1956) e Il profumo del mosto selvatico (1995). È stato in seguito inserito, come opera rappresentativa, nella lista dei 100 film italiani da salvare.

Soggetto: Cesare Zavattini in collaborazione con altri
Sceneggiatura: Cesare Zavattini in collaborazione con altri
Fotografia: Václav Vích / Scenografia: Virgilio Marchi / Montaggio: Mario Serandrei / Musica: Alessandro Cicognini / Produzione: Giuseppe Amato / Durata: 94′
Gino Cervi: Paolo Bianchi; Adriana Benetti: Maria; Giuditta Rissone: Clara Bianchi; Carlo Romano: Antonio, autista della corriera; Arturo Bragaglia: il viaggiatore nervoso

 

Due giorni dopo, sabato 18 novembre alle ore 17.30, di Bellissima e de Il Boom e più in generale dell’apporto di Zavattini al cinema, si parlerà nell’incontro ZAVATTINI SCRITTORE DI CINEMA. Un dialogo su Bellissima e Il Boom, in cui interverranno i docenti Michele Guerra (Presidente del Corso di laurea in Comunicazione e Media Contemporanei per le Industrie Creative, Dipartimento D.U.S.I.C, Università degli Studi di Parma), Nicola Dusi (Docente di Linguaggi intermediali, DCE, e direttore del progetto di ricerca “Zavattini: reti, scritture, media”, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia) e Lorenza di Francesco (Docente di Storia del Cinema, DCE Università degli Studi di Modena e Reggio).

ZA | CINEMA
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© immagine: Quattro passi tra le nuvole, regia di Alessandro Blasetti, sceneggiatura di Cesare Zavattini, 1942