13.05.2023 | inaugurazione della mostra f53 / visioni sul futuro del cibo – fotografie di Roberto Savio

sabato 13 maggio
Teatro Sociale Luzzara, ore 17.30
inaugurazione della mostra
f53 | VISIONI SUL FUTURO DEL CIBO
fotografie di Roberto Savio

13 maggio / 18 giugno 2023
una mostra inserita nel circuito ufficiale di
FOTOGRAFIA EUROPEA 2023 – CIRCUITO OFF
// evento speciale collegato alla mostra: VITO in LA FELICITÁ É UN PIATTO. Storie e racconti di ieri, oggi, domani //

Un paese, recentemente riproposto da Einaudi, compie 70 anni e torna interrogarci sul suo carattere di classico. Un’occasione per proporre un nuovo progetto espositivo che rifletta su questo fondamentale capitolo della cultura visiva italiana e internazionale e contemporaneamente sia da spunto per una visione sul futuro, ponendo come obiettivo il 2053, centenario della sua creazione. 
In questo ambito culturale si inserisce il progetto fotografico f53 | visioni sul futuro del cibo

Il focus sulla food photography, genere e ambito narrativo utilizzato in questo progetto, incontra il tema della nuova edizione di Fotografia Europea / Europe Matters – visioni di un’identità inquieta, suggerendo lo sviluppo di un’analisi dell’evoluzione gastronomica nel vecchio continente, le cui genti possono essere considerate accomunate, sia pure con le dovute varianti, da abitudini alimentari simili.

In ossequio alle premesse progettuali legate a una narrazione delle possibili evoluzioni del continente in ambito food, i soggetti raccontati in questo lavoro fotografico sono stati scelti sulla base della loro comune caratteristica di appartenere a tipologie di prodotti alimentari che con ogni probabilità troveranno nel prossimo futuro un largo impiego nell’alimentazione umana. Alcuni di essi sono già sporadicamente impiegati nella gastronomia corrente, anche casalinga, altri sono stati recentemente introdotti per il consumo alimentare umano, altri, i cosiddetti novel food, non sono ad oggi presenti sul mercato. Tra i molti abbiamo scelto: insetti, alghe, semi e funghi.

La previsione di diffusione di queste materie deriva dall’osservazione di due tendenze già in atto da tempo: lo sviluppo dell’impiego degli integratori alimentari e la nutraceutica, da un lato, la necessità di provvedere al fabbisogno di proteine utilizzando fonti alternative all’allevamento animale, dall’altro. Completano il quadro la previsione di possibili modalità innovative di preparazione dei cibi, come ad esempio la stampa 3D e l’impiego di sistemi robotizzati e app dedicate.

La mostra presenta tre diversi generi fotografici: le immagini industriali/produttive degli impianti dove le materie prime vengono allevate/coltivate, trasformate e rese disponibili al consumo, gli still life delle pietanze realizzate con esse e le immagini di oggetti e allestimenti immaginari legati alla produzione e preparazione casalinga in una visione di un possibile 2053 a tavola visto dall’autore.
 
Sotteso all’intero lavoro vi è la precisa volontà di sottolineare l’assoluta complementarietà degli scenari gastronomici futuri rispetto agli attuali (e ai passati), senza alcun facile riferimento all’immaginario del cibo del futuro così come veniva preconizzato decenni addietro, ovvero privato del tutto della dimensione gastronomica (cucinare) e conviviale (mangiare a tavola). Dal momento che, così come per molti altri ambiti, questa brusco cambiamento nelle modalità di uso e fruizione non c’è stato e, di fatto le pietanze di oggi vengono preparate e consumate come 70 anni fa, non vi è alcun motivo per immaginare che tra 30 anni qualcosa, da questo punto di vista, nella maggior parte dei casi, possa/debba cambiare.
 
Le fotografie industriali tendono a esaltare gli elementi maggiormente tecnologici degli impianti stessi e le piccole e grandi innovazioni che aggiungono valore al prodotto. Gli still life dei piatti, con un approccio stilistico fine art, rappresentano le pietanze con una mise en plat innovativa nella composizione e nell’uso degli ingredienti, portando il food design contemporaneo a confrontarsi con la sua probabile evoluzione, senza perdere però il suo approccio funzionale, estetico e narrativo.
Una serie di immagini “AI generated art”, ottenute con l’ausilio di app online dedicate, completano il progetto con un’ampliamento narrativo video degli elementi coinvolti in questa visione del futuro, dove l’approccio visivo surreale sottolinea la fantasia contenutistica delle immagini ed è da considerare anche come un divertissement dell’autore in memoria delle sue passioni e fruizioni letterarie, fumettistiche e filmiche.

vai alla pagina dedicata www.f53.it

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Roberto Savio è fotografo e direttore creativo. Vanta una lunga e consolidata esperienza nella progettazione e realizzazione di progetti fotografici e multimediali a supporto di campagne di comunicazione strategica in diversi settori di mercato. Negli ultimi anni ha deciso di concentrarsi principalmente sulla food photography i suoi progetti sono focalizzati sul rapporto tra materie prime, ambiente, industria alimentare e trasformazione del prodotto attraverso il lavoro dell’uomo. I suoi impegni attuali includono le attività di food designer e docente presso scuole di fotografia e centri di formazione culinaria professionale.
 
f53 | VISIONI SUL FUTURO DEL CIBO
fotografie di Roberto Savio
Teatro Sociale Luzzara
Danilo Donati
13 maggio / 18 giugno 2023
orari
sabato e domenica: 10.30-12.30 / 15.30-18.30


un evento inserito in

Come un canto della terra
1953 | 2023 |
UN PAESE 70
Luzzara | marzo / dicembre 2023

Teatro Sociale Luzzara 
Danilo Donati / piazza Tedeschi, 6

scarica la locandina

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informazioni 

Centro Culturale Zavattini
t. 0522 977612 e-mail biblioteca@fondazioneunpaese.org